100 gr di farina di farro (utilizzata entro 8 giorni dalla macinazione)
100 ml di acqua
1 cucchiaino di miele
Intiepidire l'acqua (meglio utilizzare acqua minerale o filtrata) ed impastare fino ad ottenere una pallina morbida e non appiccicosa, che va messa in una ciotola per 2 giorni coperta con un panno umido, in un posto caldo (temperatura tra i 20°C e 30°C). Passate le 48 ore, prendere l'impasto, pesarlo ed aggiungervi altrettanta farina di farro e la metà quantità di acqua (per esempio, se il peso dell'impasto è 200 gr, aggiungere 200 gr di farina di farro e 100 ml di acqua). Il procedimento di aggiungervi farina ed acqua si dice "rinfrescare". A questo punto rimettere la pallina così formata a riposare ancora per altri 2 giorni, sempre coperta con un panno umido e, passate le 48 ore, rinfrescare di nuovo. Far riposare di nuovo per altri 2 giorni, quindi rinfrescare ancora una volta. Al sesto giorno la pasta madre è pronta per essere utilizzata al posto del lievito. Si conserva in frigorifero chiusa in un barattolo di vetro e bisogna ricordare di rinfrescarla ogni 3-4 giorni; ogni 3 o 4 rinfreschi aggiungere anche mezzo cucchiaino di miele.
Quando si utilizza la pasta madre per preparare il pane, bisogna adoperare 3 parti di farina e 1 parte di lievito madre. Naturalmente si utilizza solo una parte dell'impasto preparato, mentre l'altra parte si ripone in frigorifero (e si rinfresca ogni 3 o 4 giorni).
Quando si utilizza la pasta madre per preparare il pane, bisogna adoperare 3 parti di farina e 1 parte di lievito madre. Naturalmente si utilizza solo una parte dell'impasto preparato, mentre l'altra parte si ripone in frigorifero (e si rinfresca ogni 3 o 4 giorni).
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